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"Slow Food Day 2017". Sapore di solidarietà in Umbria, "Trapasquino" in Tuscia

sabato 8 aprile 2017
di Davide Pompei
"Slow Food Day 2017". Sapore di solidarietà in Umbria, "Trapasquino" in Tuscia

"Scegliere ciò che mangiamo è un gesto inconsapevolmente referendario, perché diciamo sì o no a uno stile di produzione, di distribuzione, di sfruttamento della terra. Qualcosa che non può essere guidato solo dal 3x2 o dalla fretta di portare qualcosa in tavola. Un momento della nostra quotidianità che merita più attenzione perché troppe sono le ricadute, sia per il presente sia per il futuro, che provoca".

Suona così l'invito di Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia, in occasione della settima edizione di "Slow Food Day", l'evento che sabato 8 aprile porta in trecento piazze l'associazione della Chiocciola, per la tutela di un cibo che sia realmente "buono, pulito e giusto". "Sei tu che scegli!", il leitmotiv scelto quest'anno per accendere i riflettori sulle scelte quotidiane. "Perché siamo noi – dicono – a poter decidere quale cibo prediligere, quali alimenti acquistare e come alimentarci, nel rispetto della nostra salute e del nostro ambiente".

Filosofia che da 31 anni ispira le azioni di Slow Food Italia, l'associazione internazionale no profit, nata come movimento Arci Gola da Carlo Petrini, impegnata a "ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali". Non solo degustazioni, pranzi e cene, ma anche proiezioni di film e documentari, dibattiti, visite in aziende agricole e cantine, biciclettate e picnic all'aria aperta.

Pretesto, virtuoso, per permettere alla rete Slow Food di parlare dei diecimila Orti in Africa e dei Presìdi Slow Food, dell'Arca del Gusto e dei Mercati della Terra, di Orti Scolastici, prodotti a chilometri zero e dei tanti progetti locali che promuovono un'alimentazione sana e naturale. Quattro, in Umbria, le realtà territoriali coinvolte. Slow Food Perugia e Valnerina propongono la "Gita in autobus a Norcia e Cascia, in cerca di cibo vero e bella gente".

Nei singoli territori, invece, la formula è quella di pranzi, cene e spuntini grazie ai locali che hanno aderito allo "Slow Food Day 2017" proponendo piatti preparati con la "Roveja di Civita di Cascia", piccolo legume diventato Presidio Slow Food. Per l'occasione, i soci in regola col tesseramento avranno uno sconto del 10%.

"Abbiamo pensato – riferisce Carla Lodi, fiduciaria della Condotta operativa ormai dal 1992 – di organizzare un piccolo evento che sia sì conviviale ma anche di solidarietà, per non dimenticarci dei nostri produttori umbri colpiti dal recente terremoto. Chi verrà ad Orvieto potrà trovare le nostre bandierine in giro per la città e festeggiare insieme, vicini 'coi denti', agli amici umbri che stanno affrontando la dura prova del terremoto".

Tre, ad Orvieto, le osterie che hanno aderito. Ovvero: Trattoria "La Pergola", "Locanda di Colle Ombroso" e Antica Cantina "L'Osteria delle Donne". Stesso copione a Todi, dove grazie alla Condotta Slow Food Media Valle del Tevere, nel Ristorane "Pane e Vino" e all'Agriturismo "Il Merollo" non mancherà l'intervento di un produttore Slow Food per la valorizzazione del prodotto.

Anche a Viterbo, le osterie e i locali amici proporranno iniziative nei propri locali con menù dedicati al territorio. Qui, Slow Food Viterbo e Tuscia, dalle 10 e per tutta la giornata propongono anche il mercato contadino dove trovare le eccellenze dei piccoli produttori locali - pomodori, farina, ortofrutta, miele, confetture, olio, vino ma anche gelato artigianale e lavanda - laboratori didattici per bambini sulla pasta fatta in casa a cura di Chiara Porcari, show cooking, aperitivi mixology show e degustazioni in Piazza delle Erbe. E poi ciclo di dibattiti sui temi legati al cibo, ambiente, gusto nella Sala Alessandro IV del Palazzo Papale, in Piazza San Lorenzo, dalle 16.30 alle 19.

È proprio a Piazza delle Erbe, tra Lamponella, Pane di San Martino, Pamparito, Acquacotta, Focaccia con la Coppa, Chicago-Viterbo Pizza A/R ed Erbe Spontanee Mangerecce che la chef Laura Belli presenterà la sua ultima creazione: "Il Trapasquino", marchio registrato ed evoluzione naturale ma non scontata del tramezzino. Così Gabriele D'Annunzio ribattezzò il sandwich, nato per la prima volta in Inghilterra nel '700, ad indicare la farcitura che “tramezza” le due fette di pane. "Nel Trapasquino – spiega la chef – ho voluto sintetizzare quelli che sono i miei ricordi del passato con le mie passioni più grandi: il territorio in cui vivo e la cucina.

È così che, in questa mia creazione, si fondono l’odore delle mani di mio zio che la domenica a Bagnaia, nel bar di famiglia, preparava centinaia di tramezzini e il dolce che più caratterizza la mia terra, la Pizza di Pasqua, i cui sapori vengono utilizzati nel tradizionale pancarrè". Obiettivo, sdoganarne il consumo oltre il periodo pasquale, incentivando una produzione annuale di questa specialità insieme ad una promozione della cultura della Tuscia.

"Nella farcitura – aggiunge – ho usato molti prodotti di aziende locali che condividono la filosofia di Slow Food e aderiscono alla rete 'Chicche della Tuscia', dal salame al pecorino alle uova fino alla maionese alla mentuccia. Nella versione vegetariana, invece, sono stati utilizzati mozzarella di pecora, rucola e pomodoro secco". Dopo la presentazione, da lunedì 10 aprile, inizierà la sua distribuzione capillare nella rete dei rivenditori della Tuscia. Intanto, a chi si associa o rinnova la tessera Slow Food in occasione dello "Slow Food Day", andrà in omaggio la Guida "Osterie d'Italia 2017".

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