Centro Sociale di Orvieto Scalo, Croce (Pd) chiede spazi alternativi
Ha per oggetto il Centro Sociale di Orvieto Scalo l'interrogazione a risposta scritta presentata da Cristina Croce. Di seguito in forma integrale:
La sottoscritta consigliera comunale
Premesso che:
• nel mese di maggio 2021, l'amministrazione ha stanziato 5 milioni di euro, gran parte dei quali finanziati attraverso il PNRR, per il rifacimento della struttura della ex scuola media di Orvieto Scalo, destinandola a centro per le politiche sociali e della famiglia;
• il Centro Sociale Ancescao, attivo da oltre 25 anni in quel contesto, ha rappresentato un importante punto di riferimento per l’aggregazione e la socializzazione di famiglie, giovani, anziani e bambini nel quartiere;
• la struttura era condivisa da diverse associazioni e fruita da molti cittadini, svolgendo un ruolo cruciale per la socialità e l'integrazione anche delle varie etnie presenti nel quartiere stesso;
• le iniziative promosse dalle diverse organizzazioni sono state ritenute dalla comunità come contributo fondamentale alla coesione sociale e alla valorizzazione del tessuto culturale e sociale locale;
• nel maggio 2022, residenti e ragazzi del quartiere hanno avviato una raccolta firme per proporre modifiche al progetto di riqualificazione, tra cui la necessità di riqualificare l’area verde, potenziare l'impiantistica sportiva e creare spazi per la socializzazione, come una sala multimediale, un salone polifunzionale, una ludoteca e un punto ristoro;
• grazie ad una lettera aperta, pubblicata dalla stampa locale, a firma di alcuni cittadini dello Scalo, si è appreso che di recente l’amministrazione Tardani ha comunicato l'interdizione di parte dell’area in vista dell'inizio dei lavori, suscitando preoccupazione tra i residenti per la mancanza di un luogo alternativo dove continuare le attività, essenziali per la comunità;
• l’assenza di un'alternativa adeguata durante il periodo dei lavori, ipotizzabile in almeno altri due anni, solleva diverse problematiche: innanzitutto, le attività quotidiane rischiano di interrompersi, privando i residenti di opportunità di socializzazione e di partecipazione attiva nella vita del quartiere. Questo potrebbe, a lungo termine, aumentare il senso di isolamento e diminuire l’impegno civico, già fragile in questa comunità.
In secondo luogo, senza uno spazio alternativo, le organizzazioni locali e i gruppi di volontariato potrebbero trovarsi in difficoltà nel continuare il loro operato. Le attività di sostegno, come le iniziative dedicate ai giovani ai bambini o ai cittadini più vulnerabili, potrebbero subire una battuta d'arresto, con potenziali conseguenze negative per il benessere generale della comunità.
ritenuto che:
• è essenziale garantire la continuità delle attività sociali e ricreative per il benessere della comunità e per il supporto delle dinamiche di integrazione e socializzazione, particolarmente in un contesto così significativo per i cittadini di Orvieto Scalo;
è cruciale coinvolgere attivamente i giovani nella riqualificazione e valorizzazione del loro ambiente, affinché possano diventare protagonisti nella costruzione di un futuro migliore per la comunità.
considerato che:
• è fondamentale che l'amministrazione Tardani individui quanto prima la creazione di spazi alternativi temporanei, che peraltro avrebbero dovuto essere oggetto di preventiva valutazione, in modo da garantire la continuità delle attività sociali e sportive, tutelando al contempo gli interessi e le esigenze dei residenti.
• nonostante l’amministrazione sia stata sollecitata tramite PEC, in tempi utili per valutare una soluzione alternativa, ad oggi non sono state ricevute risposte, alimentando un clima di incertezza e preoccupazione tra i cittadini;
quanto premesso, ritenuto e considerato
chiede
1. Se l’amministrazione ha recepito le richieste avanzate dai giovani residenti e se intende considerare nel progetto di riqualificazione almeno alcuni dei punti ritenuti fondamentali dalla comunità locale, come la riqualificazione della zona verde, il potenziamento dell’impiantistica sportiva e la creazione di spazi per la socializzazione.
2. Se l’amministrazione ha in programma di mettere a disposizione dell’Ancescao e delle altre organizzazioni una struttura provvisoria, per garantire la continuazione delle attività ricreative e socio-culturali, come sollecitato da soci e residenti, evitando così un grave disservizio e garantendo il supporto alle dinamiche di integrazione e socializzazione, specialmente per i giovani del quartiere.
3. Quali motivi giustifichino la mancanza di risposta da parte dell’amministrazione alle richieste inoltrate tramite PEC dai soci Ancescao e da numerosi cittadini, considerando il ruolo vitale che questo punto di presidio associativo riveste nella prevenzione del degrado e nel mantenimento della socialità nel quartiere.