Geotermia: tensione tra Marini e Garbini, poi l’incontro con il Comitato
Una mattinata di ordinaria tensione quella che si è vissuta martedì 12 giugno nella sala consiliare del Comune di Castel Giorgio e poi nella piazza del paese. Protagonista la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il sindaco di Castel Giorgio, Andrea Garbini e i rappresentanti del comitato che da anni si battono per la difesa del territorio difronte al pericolo dell’attivazione di un impianto geotermico sull’Alfina.
E’ bastato al sindaco Andrea Garbini sollecitare la presidente Marini sul tema “geotermia” che la reazione della governatrice ha rubato la scena a qualsiasi altra “notizia interessante” come doveva essere quella dell’apertura del primo cantiere del progetto “Banda Larga” che la Regione ha attivato su tutto il territorio umbro.
Probabilmente Catiuscia Marini insieme al fido Fabio Paparelli e al loro titolato entourage pensavano che venire a Castel Giorgio fosse una passeggiata rilassante, altrettanto che nessuno li avrebbe sollecitati sul vero argomento che da anni, precisamente dal 2014 quando l’attuale progetto di ITW-LKW è stato ripresentato, mette in pericolo la salubrità del territorio e l’incolumità della comunità locale. Quando esistono distanze, non solo politiche, con il territorio è palese che ad accogliere presidente e vice presidente della giunta regionale non ci sia la banda ma un gruppo di persone abbastanza deluse e arrabbiate.
Strette di mano a parte, il clima si è espresso in tutta la sua vivacità quando il primo cittadino, Andrea Garbini, ha contestato alla Marini la mancanza di atti “determinanti” sulla negatività al progetto della centrale geotermica e altrettanto ha manifestato la richiesta di produrre un documento di “diniego evidente” da depositare nell’imminente incontro che si terrà al Ministero dello Sviluppo Economico il prossimo 22 giugno.
Quasi perdendo la voce la presidente Marini ha replicato con veemenza al sindaco accusandolo di “non conoscere gli atti” e di "non fornire alla sua comunità informazioni chiare e precise sul tema della geotermia”. Ovviamente Garbini non è stato in silenzio, ma soprassedendo al battibecco: il nocciolo, secondo la governatrice, è legato alla “mancata disponibilità” da parte del sindaco Garbini di predisporre gli atti necessari a porre un vincolo paesaggistico sull’area interessata dall’impianto, o a modificare lo stesso Piano Regolatore del Comune cancellando la destinazione d’uso per impianti geotermici nella zona dove dovrebbe essere realizzata la centrale.
Posizione che poi, al termine delle cerimonie per la fibra ottica, la stessa presidente ha ribadito ai rappresentanti del comitato che ha incontrato sulla piazza del paese. La Marini si è detta determinata a salvaguardare il territorio dall’impianto e altrettanto ferma nel ribadire che la posizione assunta dalla Regione con il diniego all’intesa è stato fondamentale per rallentare l’inter di realizzazione dell’impianto. “Ora” ha detto più volte la Marini al comitato, “Serve un atto tecnico del Comune di Castel Giorgio sul Prg”. Diversa la posizione di Garbini che non ritiene possibile procedere in tal senso in quanto trattasi di un progetto presentato in regime di “programmazione strategica” del MiSE che di per sé rappresenta variante al Piano Regolatore.
L’incontro, comunque, è terminato con l’impegno dei rappresentati del comitato a valutare la possibilità di sollecitare l’amministrazione comunale nel prevedere la predisposizione degli atti di richiesta di vincolo paesaggistico alla Regione Umbria o addirittura di modifica del piano regolatore. Altrettanto, la presidente Marini, si è fatta carico di sollecitare i tecnici regionali, che prenderanno parte all’incontro del 22 giugno, di esprimere la contrarietà che lei stessa e la giunta hanno esposto nei documenti politici.
Staremo a vedere se tutti gli impegni saranno mantenuti.