Scelta Civica: "La fusione dei Comuni è una riforma istituzionale necessaria"
In merito al progetto di fusione dei Comuni dell'alto Orvietano intervengono anche Massimo D'Antonio, capogruppo provincia di Terni, e Cristina Calcagni, responsabile territoriale Scelta Civica Orvieto. Di seguito la nota in versione integrale.
"Il progetto di fusione dei Comuni del Chiani (Fabro, Ficulle, Montegabbione, Monteleone d'Orvieto e Parrano) è una necessaria riforma istituzionale, è una strada per una riforma degli enti locali, ormai improrogabile in Italia. Muoversi verso la fusione significa muoversi verso la modernità e le scelte migliori per i cittadini. Aspettiamo la pronuncia dell'ultimo dei Comuni che delibererà questa sera sull'avvio del processo che culminerà con l'indizione del Referundum cui saranno chiamati i Cittadini dei 5 Comuni. Si sono espressi infatti favorevolmente finora i Consigli Comunali di Montegabbione (voto favorevole all'unanimità, 13 consiglieri su 13), di Fabro (favorevoli 11, contrari 1), di Parrano (favorevoli 6, contrari 1) e Monteleone d'Orvieto (favorevoli 7, contrari 5, astenuti 1) con la richiesta di inizio dell'Iter Istituzionale alla Regione, ma la condivisione del progetto con i cittadini non finisce qui. Vi saranno altre Assemblee, incontri, luoghi di discussione per valutarne aspetti positivi e criticità da risolvere. Infine, per ultimo solo in ordine di tempo e non di importanza, vi sarà un referendum. I cittadini decideranno con un sì o con un no se procedere con questo passo storico per i Comuni dell'Orvietano e per la Regione tutta.
Per Scelta Civica, il Progetto di Fusione, è un Progetto che rappresenta una visione del territorio e dei suoi cittadini, una visione in cui la politica e l'amministrazione si riformano per dare nuovi strumenti di governo. Un progetto complesso che prova a rispondere alla difficoltà di gestione della società odierna, una società complessa con problemi complessi, per la quale ci vogliono risposte all'altezza. Un progetto che guarda alla difficoltà dei cittadini più deboli, alle difficoltà che oggi la politica incontra nel progettare il futuro, schiacciati da una crisi economica, politica e morale senza precedenti. La Fusione potrà in primo luogo essere utile per creare una macchina amministrativa che sia in grado di reggere le sfide del futuro (oggi molto incerto) creando uno strumento di gestione più potente, efficiente e competente. Secondo noi ogni Amministratore deve avere una visione strategica del futuro e i Sindaci dei 5 Comuni lo hanno mostrato, con pazienza, dedizione e duro lavoro. Un riconoscimento anticipato per quello che gli aspetterà da domani, forse un lavoro ancora più duro di quello fatto fino ad oggi. Infine un ringraziamento perché hanno affrontato il progetto con l'onestà politica e intellettuale di chi costruisce un nuovo percorso per gli altri, mettendo in discussione se stesso e la propria posizione acquisita. Non è questa una banalità, ma è una merce molto rara di questi tempi".