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Torna in scena "Svarietà di Varietà, Roma Napoli ieri e oggi"

lunedì 31 agosto 2020
Torna in scena "Svarietà di Varietà, Roma Napoli ieri e oggi"

Per la rassegna "Teatrinsieme", giovedì 3 settembre alle 21.30, a Bomarzo, in Largo Cristo Risorto, torna in scena "Svarietà di Varietà, Roma Napoli ieri e oggi". Si tratta di uno spettacolo di varietà romano e napoletano ideato e diretto da Gianni Abbate con monologhi brillanti, poesie e bellissime canzoni della tradizione popolare. E’ l’incontro di due mondi diversi ma paralleli come il teatro napoletano e quello romano, l’avanspettacolo e le sue canzoni che danno vita a un evento spumeggiante e coinvolgente. Un viaggio musicale tra Roma e Napoli, dove il pubblico diviene parte attiva dello spettacolo.

Un po’ di storia: il teatro di varietà, o più comunemente, varietà, è uno spettacolo di arte varia costituito da una sequenza di numeri e attrazioni di generi diversi, senza un filo conduttore che li unisca. Nato come evoluzione di altre forme di spettacolo (café-chantant, burlesque, circo ecc.), verso la metà del XIX secolo, cominciò a svolgersi nei teatri acquistando una propria autonomia.

Gli spazi utilizzati per la rappresentazione e di conseguenza anche il pubblico, potevano essere i più disparati: teatri di primo ordine dove vi recitavano soltanto artisti di grande fama, teatri molto popolari, teatrini ricavati in sale da caffè o qualsiasi altro locale dove poteva essere allestito alla buona un palco. La caratterizzazione del personaggio era importantissima, poiché il teatro di varietà viveva del reale gradimento degli spettatori, era perciò necessario acquisire sia una riconoscibilità tale da crearsi un nome, sia riuscire a rendersi graditi tramite una tipologia ben definita di un determinato personaggio.

Il varietà era molto differente a seconda della localizzazione geografica, proprio perché gli artisti attingevano molto alle proprie tradizioni, nel centro-sud i poli erano indubbiamente Roma e Napoli. A Roma sicuramente Petrolini fu uno dei più grandi artisti di varietà, mentre a Napoli uno per tutti Totò. In scena testi che spaziano da Fabrizi a Eduardo, Belli, Totò, Trilussa, Di Giacomo e altri ancora, il tutto condito da canzoni e musica dal vivo. Con Gianni Abbate, Alessandra Cappuccini, Ennio Cuccuini e Stefano Belardi (de La Tresca) canto, chitarra e  Kazoo. L’ingresso è libero.

Per ulteriori informazioni:
347.1103270 - www.iportidellateverina.it