Cobas Scuola. Ricorso gratutito su ricostruzione di carriera per Ata e docenti
Martedì 28 gennaio, alle 17, presso la sede della Confederazione Cobas di Orvieto, in Via Magalotti 20 (a 100 metri da Piazza della Repubblica) è in programma l'incontro con Franco Coppoli, docente e referente dell'Esecutivo Provinciale dei COBAS della Scuola. Tutti le/gli iscritte/i e i lavoratori della scuola in genere sono invitati a partecipare.
"Tratteremo - anticipano gli organizzatori - del ricorso, organizzato dai Cobas della Scuola e gratuito per gli iscritti, sulla ricostruzione di carriera di docenti e Ata con decreto di ricostruzione emesso da meno di 10 anni.
Due sentenze della Corte di Cassazione pubblicate il 29 novembre 2019 (una per i docenti ed una per gli ATA) chiariscono definitivamente la questione della ricostruzione di carriera e affermano che, in sede di ricostruzione della carriera ai fini della progressione economica che viene fatta dopo il passaggio in “ruolo” (a Tempo Indeterminato), è illegittimo l’attuale meccanismo adottato dal MIUR e si deve invece conteggiare tutto il periodo di servizio effettivo prestato nel “pre-ruolo”.
In base a queste sentenze:
1) tutto il personale ATA che ha avuto il decreto di ricostruzione della carriera emesso da non più di 10 anni (cioè dal 2009 in poi, dato che la sentenza stabilisce una retroattività massima di 10 anni) potrà fare ricorso contestando il decreto al fine di farsi riconoscere la giusta anzianità di servizio;
2) per quanto riguarda invece i docenti, visto l’attuale meccanismo (ritenuto illegittimo dalla sentenza) adottato dal MIUR (i primi 4 anni riconosciuti per intero ed il resto per 2/3):
a) chi ha svolto fino a 4 anni di pre-ruolo, chiaramente non è penalizzato dal meccanismo adottato dal MIUR e quindi non ha motivo per il ricorso;
b) per chi invece ha svolto più di 4 anni, va verificato caso per caso, in base ai giorni di servizio effettivo prestato per ogni anno, se si è penalizzati dalla ricostruzione fatta dal MIUR (se si è avuto cioè riconosciuta una anzianità di servizio minore rispetto a quella che spetta in base alla sentenza) e, nel caso, fare ricorso (sempre se il decreto di ricostruzione è stato emesso da non più di 10 anni) ed ottenere così la giusta anzianità (ad es.: un docente che ha svolto 8 anni di pre-ruolo lavorando da settembre a giugno, quindi 10 mesi ogni anno, ha un servizio prestato effettivo di 80 mesi, cioè di 6 anni e 8 mesi mentre il servizio che gli viene riconosciuto dal MIUR è di 6 anni e 4 mesi ; risulta pertanto penalizzato dalla ricostruzione del MIUR ed è quindi il caso di fare il ricorso).
Da sottolineare poi, che con il ricorso di cui sopra, si potrà ottenere anche il pagamento degli arretrati dovuti al mancato riconoscimento da parte del MIUR della progressione di carriera/degli scatti stipendiali durante il periodo di pre-ruolo, cosa che ha mantenuto (in modo del tutto illegittimo, perché la progressione ci deve essere anche nel pre-ruolo) i “precari” sempre nella posizione stipendiale iniziale.
Invitiamo, quindi, i docenti ed Ata direttamente interessati/e (che ricordiamo, sono tutti gli Ata; i docenti che hanno almeno 4 anni di “preruolo”- questi da verificare caso per caso - ; Ata e docenti che hanno avuto il decreto di ricostruzione emesso da meno di 10 anni) a prendere dal 22 gennaio 2020 un appuntamento con i Cobas della Scuola (328.6536553 Terni - 328.5430394 Orvieto), per recarsi in sede a Terni il Lunedi o il Venerdi, dalle 17 alle 20 oppure in sede ad Orvieto il Martedì dalle 17:00 alle 19:00, per verificare la fattibilità del ricorso e per il suo eventuale inoltro all’autorità competente.
Il ricorso è gratuito per le/gli iscritti/e ai Cobas della scuola (al netto dell'eventuale contributo unificato, obbligatorio per redditi maggiori di 34.481,46 euro).
Invitiamo poi i non direttamente interessati, a contattare colleghi/e, presenti nella scuola o di propria conoscenza, che hanno i requisiti di cui sopra e che possono quindi essere coinvolti in questo ricorso, inoltrando loro questa informativa, per portarli a conoscenza della concreta possibilità di veder riconosciuti i propri giusti diritti".