economia

"Agricoltura e lavoro: le ultime novità" al centro del focus di Coldiretti Umbria

lunedì 21 ottobre 2024

"Agricoltura e lavoro: le ultime novità" è il titolo dell’incontro organizzato da Coldiretti Umbria a Pantalla di Todi, per fare il punto sui recenti cambiamenti e aggiornamenti in materia giuslavoristica per il settore primario, con un focus sul nuovo contratto provinciale dei lavoratori agricoli di Perugia e Terni firmato giovedì scorso, e sul decreto flussi.

Nel suo intervento all’incontro Romano Magrini, Capo Area Gestione Personale Lavoro e Relazioni Sindacali, Confederazione Nazionale Coldiretti, ha affermato come quello siglato in Umbria sia un contratto importante, per un settore che vive delle difficoltà rilevanti, basta pensare ai danni del clima degli ultimi anni, con gli agricoltori chiamati a nuove sfide. Coldiretti è un’Organizzazione che delle “regole del gioco” ne fa un vanto, per rispettare sia i lavoratori che le aziende.

La Legge sul Caporalato - ha ricordato Magrini - è nata in casa Coldiretti, l’unica Organizzazione agricola che ha firmato per la condizionalità sociale. Non c’è spazio per la concorrenza sleale, le regole del gioco devono essere chiare. Il caporalato non è solo quello che sfrutta i lavoratori, per questo abbiamo voluto pure la Legge sulle Pratiche Sleali, altrimenti avremo un secondo caporalato. Mentre un terzo, è quello rappresentato dalla non “reciprocità”, se arrivano in Italia prodotti che non seguono le nostre medesime regole in tema di lavoro.

Le modifiche introdotte alla normativa sul decreto flussi approvate dal Consiglio dei Ministri - ha spiegato tra l’altro Magrini - rispondono alle richieste avanzate da Coldiretti e rappresentano un passo importante verso la semplificazione e il rispetto dei tempi di ingresso dei lavoratori. Il Protocollo d’intesa sottoscritto da Coldiretti, Filiera Italia,

Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) e E4Impact, punta a selezionare e formare lavoratori all’estero - ha ricordato Magrini. Un patto per la creazione di canali sicuri per la reperibilità di manodopera qualificata, capaci di far incontrare domanda e offerta, salvaguardando le esigenze delle aziende agricole e la dignità e i diritti dei lavoratori, contro ogni forma di caporalato e sfruttamento. Crediamo fortemente - ha precisato inoltre Magrini - alla “bilateralità” che agevola le imprese, basta pensare alla formazione e alla sicurezza.

Per illustrare il nuovo contratto provinciale dei lavoratori agricoli, il contributo di Barbara Dell’Orso, Capo Area Servizio Paghe e Lavoro Coldiretti Umbria, Luca Turcheria, Segretario Generale Flai-Cgil Umbria, Daniele Marcaccioli, Segretario Generale Uila-Uil Umbria e Simone Dezi, Segretario Generale Fai-Cisl Umbria.

La firma del nuovo contratto è una tappa importante - ha spiegato Albano Agabiti, Presidente regionale Coldiretti; serve sostenibilità economica accanto alla sicurezza dei lavoratori, ma anche più formazione. Un contratto - ha aggiunto - in cui abbiamo cercato di tenere nella giusta considerazione sia gli aspetti economici che normativi nell’ambito di tutte le trasformazioni in atto nel nostro settore. Un rinnovo giunto in un momento delicato e particolare sia per i lavoratori, per gli evidenti aumenti del costo della vita, ma anche per tutti gli imprenditori agricoli che scontano pure uno scenario complesso dai tempi post covid, amplificato dalle tensioni internazionali e da cambiamenti climatici sempre più penalizzanti. Tanti oggi i comparti agricoli in difficoltà, alle prese con molta incertezza. Trasparenza sul mercato, etichettatura di origine obbligatoria, reciprocità, sono solo alcune delle battaglie che stiamo portando avanti per tutelare i redditi delle imprese e le nostre filiere agroalimentari.

Il nuovo contratto provinciale dei lavoratori agricoli di Perugia e Terni, rappresenta una base importante per uno sviluppo ancora più sostenibile del settore agricolo, come motore di crescita economica per il nostro territorio - ha sottolineato tra l’altro Mario Rossi, Direttore Coldiretti Umbria, che ha moderato i lavori. Tra le migliorie che ci eravamo prefissati, quella di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con le necessità segnalate dalle nostre imprese agricole in primo piano; ma anche un sempre più pieno rispetto della qualità delle condizioni lavorative e di tutte le normative vigenti.

Come Coldiretti - ha precisato Rossi - non potevamo inoltre che puntare ulteriormente sul rafforzamento alla lotta ai possibili fenomeni di caporalato che interessano il comparto, su cui stiamo lavorando da anni e che rappresenta una delle battaglie simbolo della nostra Organizzazione.  Dobbiamo continuare ad essere “il luogo” dove si rispettano le regole. Inoltre, con il potenziamento, previsto nei contratti provinciali di lavoro, del ruolo e delle attività dell’Ente Bilaterale Territoriale (ERBA dell’Umbria), le imprese agricole potranno beneficiare di tutti i vari progetti che verranno messi in campo in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro e formazione.