Valentina Mariucci, cantante e attrice umbra con un sogno internazionale

Washington...la terra che ha dato gli albori a Eva Cassidy, la cantante scomparsa prematuramente in età giovanile le cui opere hanno raggiunto il vasto pubblico solo dopo la morte. E' l'ammirazione intensa provata per quest'artista che ha determinato la giovane performer in recitazione e musica Valentina Mariucci originaria dell'Umbria nel realizzare un evento teatrale basato sulla biografia della statunitense. Uno spettacolo che dal 2014 vede Valentina come protagonista e che le riserva il privilegio di interpretare sette brani appartenuti alla carriera di Eva.
Pertanto, fari puntati sulla località di Vico del Gargano quando alla fine di febbraio ne sarà messa in scena la replica. E non è tutto, sempre sull'onda della passione nutrita per l'artista americana, Valentina sta lavorando ad un disco di cover interamente a lei ispirato con l'ambizione di concluderlo in primavera.
Stiamo parlando solo della punta dell'Iceberg in relazione alla mole di progetti ai quali si sta applicando Valentina Mariucci classe 1988, soggetto della storia di vita che qui si intende raccontare. Si tratta di un percorso tortuoso intrapreso molto tempo fa e che ha preso delle pieghe inaspettate, rendendola ad oggi una cantante ed attrice che coltiva il desiderio di dotare la propria carriera di una dimensione sempre più internazionale. Una ex studentessa in giurisprudenza dal buon rendimento, tuttavia accompagnata da una sensazione di fondo costante in base alla quale sembra sempre mancarle qualcosa per una proficua realizzazione personale.
Forse, il presentimento di trovarsi nel posto sbagliato. Forse sospinta per inerzia a svolgere ruoli che la società circostante sembra attendersi naturalmente da lei. La società però non ti conosce mai fino in fondo. Per uscirne ci vuole molta energia e qualche buona guida. Valentina si pensava fosse predestinata alla professione giuridica... perché è così che solitamente va...conformemente allo specifico iter di studio.
Terminata l'Università intraprende anche un prestigioso stage in banca a Milano, dove dall'Umbria si è trasferita già da tempo, ma un malessere di fondo persiste. Una breccia però si era aperta al tempo della scrittura della tesi universitaria, attraverso un'attività iniziata semplicemente come hobby, un passatempo per rompere la routine e combattere la timidezza da cui sostiene di essere caratterizzata.
Un'iscrizione alla “Accademia 09” di Milano che impartisce varie docenze in campo musicale e teatrale è stata la scintilla che poi l'ha indotta a cambiare completamente traiettoria di vita. Al termine dello stage in banca Valentina ricorda tre anni di disorientamento, un periodo di buio in cui non sapeva più esattamente a cosa doversi dedicare. E' in questa fase che la musica ha avuto il suo effetto dirompente distraendola dal binario morto che stava percorrendo. Infatti, alla guida dell'Accademia si trova tale Cristiano Violo che è un “Mental coach”.
Cristiano avvertendo la difficoltà di Valentina la mette di fronte alla questione su cosa avrebbe desiderato fare nella vita. Prima di allora l'unica risposta scontata che le sarebbe venuta in mente sarebbe stata di certo “l'avvocato” perché è questo che in generale ci si aspettava da lei. Con perseveranza Cristiano le propone di immaginare l'ipotesi di trovarsi sola al mondo e quindi cosa avrebbe scelto per la sua vita in tale circostanza. Riflettendo su quella domanda tutto è iniziato ad apparirle più chiaro e la sua vocazione professionale nel mondo della musica e del teatro è potuta finalmente emergere senza dubbi.
Così Valentina Mariucci è diventata la cantautrice di oggi che oltre all'esperienza canora vanta un ampio curriculum teatrale. Un Curriculum che aspetta di essere arricchito da nuove competenze sviluppate negli Stati Uniti, prossima meta ambita. America per altro, con cui lei stessa ha già una certa familiarità per avervi svolto l'Erasmus universitario e per averla visitata nuovamente di recente. Infatti, la performer umbra ha compiuto un viaggio per Los Angeles dove ha colto l'occasione per portare le proprie canzoni e cover all'attenzione di alcuni addetti ai lavori americani.
Il gradimento ricevuto si è rivelato al di sopra delle aspettative. In particolare ha voluto far conoscere il suo album di cover in acustico “Eriis + the Boxroom” uscito sotto la produzione di Carlo Raso, dove lei alla voce ha collaborato con il chitarrista Stefano Matera. La location dove sono stati effettuati i lavori di realizzazione del disco, ovvero una sorta di ripostiglio a Milano, ha contribuito al battesimo dell'opera con il vocabolo inglese “boxroom”.
Le occasioni e la voglia di fare non si esauriscono qui! Nel suo itinerario oltre Oceano è entrata in contatto con un regista cinematografico che ha manifestato un marcato interesse per le sue sonorità. A seguito di tale incontro Valentina ha ricevuto l'incarico di scrivere i brani per la colonna sonora del suo prossimo film.
E' questo il profilo di Valentina, una ragazza che dal suo primo concerto live per l'apertura di una mostra d'arte a Conegliano Veneto non ha più arrestato la propria marcia, complici anche la formazione accademica di cui si è nutrita con costanza ed alcune persone chiave che l'hanno accompagnata, non ultime Cristiano Violo e la regista Elisabetta Vicenzi. Due tra gli artefici che con destrezza hanno contribuito alla sua fioritura. Valentina ricorda gli anni bui precedenti alla fioritura stessa, ma ne riconosce il valore. E' stata tale difficoltà che le ha permesso di scavarsi dentro, un passaggio che da crisi si è trasformato in preziosa risorsa.
Non a caso il buio divelto dalla luce è un tema ricorrente nell'arte di Valentina, come si può apprezzare dalla raccolta di poesie a cui ha lavorato dal titolo “La luce del buio”. “Solo nel buio più profondo è possibile trovare il coraggio di voler uscire...” si legge nella presentazione delle poesie. “...Se veramente crediamo nell'amore, capiamo che la vita è un viaggio che ti regala cose meravigliose...” queste sono altre parole che usa per descrivere la propria esperienza. Valentina, che occupandosi di musica in alcuni casi si trova a vestire la qualità di interprete ed in altri diventa lei stessa autrice di testi. Lei, che se pensa di scrivere una canzone riesce ad immaginarne contemporaneamente già una melodia adatta.
Valentina in fondo ha un forte desiderio di comunicare la sua esperienza con la positività che ne ha tratto. Perfettamente coerente con questa intenzione è la scelta di un verso musicale dei Coldplay nel quale afferma di sentire rispecchiata la sua personalità “...My song is love...” tratto dal brano “A Message”, ovvero la mia canzone è amore come fine ultimo di ciò che vuole trasmettere. Il messaggio che vorrebbe costituire il filo conduttore della produzione artistica di Valentina è che esiste sempre una via di uscita nella vita quando qualcosa si inceppa, una luce in ogni situazione e che ognuno ha dentro di sé le risorse per emergere.
Infine, alla richiesta di scegliere una voce italiana rappresentativa del proprio gusto musicale, non esita ad indicare Luigi Tenco, forse perché del celebre cantautore condivide il desiderio di arrivare “Lontano, lontano”...come la lontana America dove Valentina mira a realizzare un album da solista.

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