cultura

La lezione di Cucinelli e Tamaro: "Prendiamoci cura dei nostri luoghi"

mercoledì 7 novembre 2018
La lezione di Cucinelli e Tamaro: "Prendiamoci cura dei nostri luoghi"

Prenderà il via giovedì 15 novembre la Campagna Associativa 2019 di “Cantiere Orvieto”. Per le prime settimane di dicembre, inoltre, è in programma un'altra iniziativa pubblica in continuità con l'entusiasmo suscitato dall'annunciato evento vissuto sabato 3 novembre tra gli affreschi restaurati della Chiesa di San Giovenale.

Oltre 400, le persone che non hanno mancato l'appuntamento con la curiosità e il desiderio di ascoltare un dialogo a due voci – quelle di Brunello Cucinelli, l'imprenditore umbro del cashmere, e di Susanna Tamaro, autrice di tanti best-seller – differenti ma entrambe autentiche, a confronto su temi universali come bellezza, sogni, etica, amicizia, eternità.

A dare il là alla presentazione, guidata da Riccardo Campino, titolare della Libreria dei Sette ed Emilio Casalini, autore del libro-manifesto “Rifondata sulla bellezza. Viaggi, racconti e visioni alla ricerca dell'identità celata” (Spino, 2016), è stata la presentazione dei rispettivi libri “Il sogno di Solomeo. La mia vita e l'idea del capitalismo umanistico” (Feltrinelli, 2018) e “Il tuo sguardo illumina il mondo” (Solferino, 2018).

Da Cucinelli è arrivato l'invito a “ripartire dalla bellezza, fisica e spirituale, ridare dignità alla terra, riprendersi cura dei luoghi”. “Siamo sopraffatti dal malessere e dal rumore informatico – ha detto – ai nostri figli, abbiamo inculcato la paura. Occorre, invece, recuperare il sogno, aprirsi al mondo.

Trovare il tempo per alzare gli occhi al cielo ed essere custodi del Creato. Negli ultimi trent'anni gli ideali si sono affievoliti. Abbiamo bisogno di lottare per la dignità, morale ed economica, che i nostri figli sorridano, che si sentano protetti e non spaventati. Abbiamo bisogno di fiducia e di persone per bene”.

“La bellezza – ha aggiunto Tamaro – è il riflesso dell'anima. Senza visione, è difficile uscire da questo momento di oscurità. Senza poesia, anche l'anima si banalizza. La nostra cultura ci insegna che il cuore è lo scrigno dei sentimenti, ma senza razionalità è nulla. Il cuore è come la terra, una parte sempre in luce è una nella terra. E l’arte si occupa della totalità del cuore.

Nella vita, i rapporti si consumano, le amicizie si coltivano. Nella natura, tutto è bello. C’è un mistero in essa che è un dono gratuito. Non abbiamo più capacità di decifrare, tempo per rieducare prima di tutto noi stessi al silenzio che sa portarci nella parte più profonda. È importante vivere in una comunità, interagire con essa. Va recuperata la dimensione umana del sociale, l'individualismo avvelena la società”.

E' con queste consapevolezze che “Cantiere Orvieto” intende ripartire.

Per ulteriori informazioni:
info@cantiereorvieto.it