cultura

A Palazzo Farnese, la mostra di Salvatore Ravo "In viaggio. Grani di Saudade"

giovedì 26 luglio 2018
A Palazzo Farnese, la mostra di Salvatore Ravo "In viaggio. Grani di Saudade"

Sarà allestita a Gradoli da sabato 4 a domenica 12 agosto 2018, nella bellissima cornice del Palazzo Farnese e per iniziativa del locale Comune, la mostra pittorica dell'artista Salvatore Ravo “In viaggio. Grani di Saudade”. L'inaugurazione della vernice, accompagnata da un evento performativo che si preannuncia di grande suggestione, è prevista per sabato 4 agosto alle ore 18.00, con la presenza del sindaco di Gradoli Luigi Buzi e della vice sindaco e assessora alla Cultura Rosanna Ceccarelli.

La mostra è collegata al libro di Laura Ricci e Salvatore Ravo In viaggio. Grani di Saudade - Travelling. Beads of Saudade, pubblicato nel 2015 con le edizioni La Vita Felice di Milano. Si tratta di un poema bilingue, composto sia in italiano che in inglese, che si dispiega attraverso 168 composizioni poetiche della scrittrice Laura Ricci, corredate da 15 opere pittoriche realizzate dall’artista Salvatore Ravo per dare vita alla copertina del libro e alle quattordici tavole di immagini che lo arricchiscono. Le tavole, insieme ad altre opere a tecnica mista e ad acquarello ispirate al tema del viaggio, saranno in mostra a Palazzo Farnese, accompagnate da poemetti a tema, sia in italiano che in inglese, estratti dal libro.

Attraverso una reale mappatura, che nelle tavole pittoriche è talvolta simboleggiata dallo sfondo realizzato su carte geografiche del Settecento, partendo dal castello di Amleto l’itinerario tocca, secondo la struttura di una Via Lucis, Scandinavia, Normandia, Bretagna, Cornovaglia, Portogallo, Provenza, terre di Partenope, Sicilia, Malta, Rodi, Turchia, Grecia, terre d’Otranto; per approdare a Venezia, quattordicesima risplendente stazione e luogo ponte tra Occidente e Oriente.

Apprezzato sia nel linguaggio pittorico che in quello visivo da Claudio Magris, che lo ha definito “una bellissima odissea che non è né partenza né ritorno, ma un navigare nell’Essere”, questo lavoro si contraddistingue per essenzialità e forte suggestione, così che come affermano gli autori “non importa comprendere tutto ma, come nel mito o nella mistica, l’attitudine migliore è abbandonarsi al viaggio, procedere, lasciarsi penetrare, sentire”. Per lasciarsi andare all’inevitabile sentimento di Saudade che, nel libro, viene snocciolato di stazione in stazione come i grani di un rosario.

Durante l'inaugurazione, la persuasiva efficacia delle opere di Salvatore Ravo sarà corredata da una lettura di Laura Ricci e Daniele Barcaroli, che condurrà il pubblico attraverso le stazioni del viaggio, e dalla straordinaria voce di Lisa Maroni, che declinerà le innumerevoli sfumature della Saudade che ogni viaggio nel profondo trasmette.

Dopo aver esordito giovanissimo come pittore e disegnatore tessile, Salvatore Ravo ha vissuto ed esposto in diversi Paesi del mondo: Spagna, Inghilterra, Belgio, Scozia, Cuba, India, Polonia, Portogallo. Da alcuni anni, tra un’esperienza internazionale e l’altra, ha scelto Orvieto come base di residenza. Ha partecipato a diverse rassegne internazionali e le sue opere sono accolte in musei e collezioni pubbliche e private di varie nazioni. Ha collaborato con il “Time in jazz” di Berchidda insieme a Paolo Fresu, artista per il quale ha firmato anche alcune copertine di album e, per molti anni consecutivi, con il Pomigliano Jazz Festival, partecipando a concerti live di jazzisti con la realizzazione di opere in progress. In anni recenti ha arricchito la sua espressione artistica utilizzando linguaggi quali la fotografia, la scenografia, le installazioni, la scultura. Ha curato mostre internazionali e tenuto seminari sul colore in diverse scuole d’Italia, Inghilterra, Cuba e Spagna. I suoi ultimi progetti realizzati sono: Le porte del futuro, progetto decorativo presso l’Istituto “Ugo Foscolo” di Roma (2014-2015); l’installazione Colore e forma, viaggio attraverso i sensi, presso IKE Gniezno, Università di Poznan, Polonia (2015); Il colore fuori e dentro, che dal 2015 al 2018 ha portato alla realizzazione di 1300 metri quadrati di murales della Casa di reclusione di Orvieto, con la partecipazione di un gruppo di detenuti per cui l'artista tiene seminari di formazione; L'albero che suona, murale effettuato, al suono della musica di Arturo Annechino, sulla parete esterna della Scuola dell'Infanzia "A. Ciatti" di Amelia. Ha inoltre realizzato murales all'interno di abitazioni e di studi medici privati.

Scrittrice, traduttrice, viaggiatrice, Laura Ricci vive tra Orvieto e Trieste. Scrive sia in versi che in prosa. Tra le sue ultime pubblicazioni figurano i racconti di Dodecapoli (LietoColle, 2010) con tavole fotografiche di Ambra Laurenzi, le traduzioni di e Io sono una Rosa (LietoColle, 2013), il poema In viaggio. Grani di Saudade - Travelling. Beads of Saudade (La Vita Felice, 2015) con tavole pittoriche di Salvatore Ravo, la silloge poetica Rose di pianto (La Vita Felice, 2017) con tavole pittoriche di Giuliano Baglioni.

Lisa Maroni, cantante, songwriter, compositrice, ha fatto dell'ascolto, della voce e del suono il cuore della sua ricerca e della sua pratica, che parte dal jazz e arriva ad abbracciare il canto vedico. Della sua attività ricordiamo Intwoition, assieme al pianista Alessandro Bravo (Dodicilune), Auditorio Intimo registrato in Brasile, la partecipazione in duo con Baba Sissoko a HUNGER and LOVE, tributo a Billie Holiday (Dodicilune), Dr Vynil & Mr Byte con il gruppo Nu-jazz Ostinato.

Daniele Barcaroli è attore, doppiatore e musicista. È diplomato in pianoforte jazz all'Accademia St. Louis di Roma e ha frequentato l'Accademia Permis de Conduire del teatro Agorà di Roma. Dal 2006 si divide tra Roma e Barcellona, dove insieme alla sua carriera di doppiatore e direttore di doppiaggio, si dedica alla professione di dialoghista e all’insegnamento delle tecniche del doppiaggio e della lettura a voce alta. Continua a coltivare la passione per la musica e, oltre a suonare e comporre nel tempo libero, pratica lo studio del canto, per chiudere idealmente il cerchio tra la voce e la musica.