cultura

Da Campo della Fiera a Lussemburgo. Sotto il Cielo degli Etruschi, "c'è un'altra Italia da raccontare"

domenica 6 agosto 2017
di Davide Pompei
Da Campo della Fiera a Lussemburgo. Sotto il Cielo degli Etruschi, "c'è un'altra Italia da raccontare"

"Ci sono tutti gli elementi per una bella storia da raccontare. Quella di un'altra Italia che funziona, in una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Cercheremo di dare lustro agli sviluppi internazionali dell'iniziativa con il supporto del Ministero". Questa, la promessa fatta ad Orvieto dal sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Antimo Cesaro, in occasione della visita che nel tardo pomeriggio di venerdì 4 agosto lo ha portato per la prima volta nell'area archeologica di Campo della Fiera.

Qui ai piedi della Rupe, incuranti delle temperature proibitive, con un entusiasmo che è prova di passione civile, fino a sabato 26 agosto oltre cinquanta studenti provenienti dagli atenei di tutta Italia ma anche Spagna, Repubblica Ceca e Stati Uniti d'America porteranno avanti la 18esima campagna di scavo diretta da Simonetta Stopponi, ordinario di Etruscologia e Antichità Italiche. In tanti anni di ricerche, le indagini hanno messo in luce un ricco palinsesto di strutture - lo scorso anno ha restituito il mosaico marino realizzato con tessere bianche e nere, al centro del quale compare Scilla - che testimoniano come il luogo fu frequentato per più di duemila anni, dal VI secolo a.C. al XV secolo.

Tra le principali novità di quest'anno, il rinvenimento di un edificio. Le tracce emerse lasciano ipotizzare si tratti di un tempio, tuttavia se ne saprà di più solo una volta ultimato lo scavo. "Saremo orgogliosi di ospitare un'iniziativa di comunicazione per raccontare questa lunga storia e gettare le basi per future collaborazioni sul piano regionale, nazionale e internazionale" ha detto il sottosegretario annunciando per il periodo tra ottobre e novembre una conferenza stampa di presentazione al Ministero della mostra "Le Lieu Celeste. Le Sanctuaire Fédéral des Etrusques in Orvieto" che si terrà da giovedì 1 marzo a domenica 2 settembre 2018 al Musée National d’Histoire e d’Art di Lussemburgo.

Da una Caput Etruriae quale era Orvieto, dunque, a una Capitale dell'Unione Europea. Sei mesi per un allestimento – al lavoro, l’Associazione "Campo della Fiera", nata nell'estate 2015 e divenuta Onlus nel 2016 – che promette di presentare i risultati degli scavi condotti, su concessione ministeriale e con il fondamentale sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto che, da nove anni ormai, finanzia lo scavo e contribuirà in maniera rilevante anche alla mostra. "Tra tutti – ha confermato il presidente Vincenzo Fumiè questo l'impegno più importante per l'Ente sul fronte dei beni culturali del territorio".


Caldeggiata dall'Ambasciata Italiana in Lussemburgo, l’iniziativa, che ha avuto anche l’adesione della Regione Umbria, sarà accompagnata dall’esposizione presso la Fiera di Lussemburgo di prodotti dell’enogastronomia umbra e dall’illustrazione di itinerari turistici. Sabato 5 agosto, intanto, sono state circa 500 le persone che, organizzate in quattro gruppi, hanno preso parte alla sesta edizione della "Notte Bianca al Fanum Voltumnae", finalizzata a conoscere da vicino ed apprezzare gran parte del patrimonio etrusco di Orvieto, conservato e/o ancora da svelare nel Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano.

"Dai Ludi alle Laudi. Giochi di uomini, santi e animali", come annunciato, il tema scelto quest'anno dagli archeologi per l'iniziativa patrocinata da Comune, PAAO, Protezione Civile e sponsor privati. Oltre che partecipare alle visite guidate, il pubblico ha potuto assistere a spettacoli e dimostrazioni di falconeria, con la collaborazione dell’Associazione "Urbèveteris Falconis" che ha contribuito a far vivere una notte dedicata alle tradizioni medievali con tanto di botteghe artigiane, di previsioni del futuro, di citazioni di miracoli ad opera del Beato Ambrogio che viveva nel convento di San Pietro in Vetere.

Partecipare alla serata è stato, però, anche un modo per sostenere la ricerca archeologica e il patrimonio culturale e rilanciare il settore turistico che esso muove. Rinnovato a istituzioni e privati, ed esteso a tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti dell'area archeologica, in ogni caso, l'invito a contribuire, destinando il 5 per Mille all'Associazione Campo della Fiera Onlus. È sufficiente apporre la propria firma e scrivere il codice fiscale 90017930554 nell’apposito spazio destinato al sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative.

Per ulteriori informazioni:
349.4641648 – campodellafiera@gmail.com 
www.campodellafiera.it 

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