San Patrizio: un Pozzo d'acqua nel mondo
Sono di ieri le parole pronunciate da papa Francesco al seminario della Pontificia Accademia delle Scienze sul grave problema mondiale della mancanza d’acqua:” E’ doloroso - si dice nel comunicato - vedere Paesi le cui leggi non tutelano tale diritto. Ci sono ogni giorno 1.000 bambini che muoiono per malattie collegate all’acqua e milioni di persone che la “consumano inquinata”. A rendere più drammatico il quadro generale sono il miliardo e ottocento milioni di persone che, secondo l’ONU, non possono accedere a fonti idriche pulite e sicure, mentre il 40% della popolazione mondiale soffre per la carenza di risorse idriche.
I numeri sono impressionanti. Lo ha ribadito il Papa invocando il diritto all’acqua: “Va garantita a tutti acqua potabile e sicura. Stiamo rischiando una grande guerra mondiale! Bisogna unire le voci affinché risuoni il grido della terra che chiede il rispetto e la condivisione responsabile di un bene universale. Ed è ancora più doloroso che si trascuri questo diritto sapendo che è stato sottoscritto nel 2010 dagli Stati dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite”.
Bergoglio ha parlato in spagnolo citando le encicliche Laudato si’ e Caritas in veritate, nonché il Cantico delle creature di San Francesco, in particolare laddove il poverello di Assisi definisce l’acqua “casta”, cioè “non contaminata”. Per il Pontefice è “imprescindibile” annunciare “essenziale” il diritto umano all’acqua e “difenderlo” in ogni modo possibile, ma anche “agire in modo concreto, assicurando un impegno politico e giuridico”. Diamo ancora alcuni dati a livello mondiale. In Africa si combatte la prima battaglia sul Nilo e dall’Etiopia al medio Oriente l’equilibrio politico si sta basando sempre più sul cosiddetto “oro blu”. In Asia il fiume Mekong, importantissima risorsa d’acqua dell’intero sud-est asiatico che tocca ben sei Stati lungo un percorso di 4500 km, è praticamente “preda” economica dei governi, a cominciare da quello cinese.
Ma che cosa c’entra tutto questo con il Pozzo di San Patrizio? Come potrebbe contribuire il celebre monumento a questo fondamentale problema? Come spesso accade, la risposta viene dall’ispirazione di un artista. Ecco allora l’interessantissima opera realizzata da Pier Augusto Breccia sul Pozzo di san Patrizio intitolata “Il pozzo della vita”. Ispirata ad una visione immaginaria del pozzo, la rappresentazione del bravissimo artista orvietano sottolinea con forza suggestiva il valore dell’acqua come elemento essenziale per la vita del Pianeta...ma non solo.
Gli otri, caricati sulle spalle di uomini audaci che sfidano il vuoto risalendo aggrappati ad una fune calata dal cielo, portano con sé un significato che va ben oltre quello legato al bisogno “materiale” dell’acqua. Stiamo parlando della ricerca di un’acqua “spirituale” di cui ha sete la nostra società occidentale, una sete di senso, di felicità, di vita. Allora il pozzo di Orvieto, oltre ad essere di san Patrizio, potrebbe oggi rivestirsi di un altro valore, diventando anche il “simbolo universale della vita” sulla terra. Dunque è proprio vero - come disse Plinio il Vecchio - che nulla ci potrà impedire di trovare novità in cose antiche.
Coraggio, il futuro ci sta aspettando!