Erminia Frezzolini ritrova la voce. La Scuola di Sferracavallo porterà il suo nome
"Per prodigio di canto, per virtù di sentimento. Suscitò nei massimi teatri europei fremiti e deliri insuperabili". Così almeno recita la targa al civico 28 di Via Sant'Angelo nel palazzo in cui, improbabile tradizione vuole, Erminia Frezzolini sia venuta al mondo. E al soprano, nato ad Orvieto nel 1818 – il genetliaco è ricorso lunedì 27 marzo –, avrebbe effettivamente dovuto essere intitolato il Teatro Comunale, poi dedicato a Luigi Mancinelli.
Il ripensamento originò uno screzio che fu motivo di distacco dagli orvietani, considerati irriconoscenti verso la grande artista, per la quale Giuseppe Verdi scrisse diverse opere. Tanto "drammatica sulle scene, quanto scorbutica nella vita", la prima Giselda, la Gilda del Rigoletto e ancora la sfortunata Giovanna d'Arco, finì così i suoi giorni nella totale miseria di un sottoscala parigino.
Il risarcimento morale all'antico torto subito, le arriva oltre un secolo dopo grazie agli allievi della Scuola Primaria di Sferracavallo che nell'ambito di un più ampio progetto promosso dall'Archivio di Stato non solo ne hanno recuperato la storia, degna di un romanzo d'appendice eppure misconosciuta ai più, ma aggiunto anche una nuova pagina, scegliendo di tributarle l'edificio ai piedi della Rupe.
Le pratiche per "battezzare" la scuola, ancora senza un nome, che anni fa fu proposto di dedicare a Gianni Rodari, sono state avviate un anno fa, su espressa volontà del Consiglio dell'Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi e previo parere favorevole dell'Amministrazione Comunale di Orvieto a cui l'Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria aveva rimesso la proposta.
Proposta che è stata ufficializzata alle autorità competenti con la motivazione della "valorizzazione di una concittadina illustre e stimata a livello europeo" e dall’esigenza di "porre l’accento sul progetto didattico realizzato dagli alunni della Scuola di Sferracavallo allo scopo di favorire la conoscenza della musica e le qualità dell’artista orvietana".
Dopo Roma, la città eterna che le ha dedicato una via, Orvieto si appresta così a disvelare la sua targa con su scritto "Scuola Primaria Statale Erminia Frezzolini". Non solo una cerimonia, ma una vera e propria giornata di iniziative annunciate, a livello nazionale, anche da RadioUno e Radio Deejay. Giovedì 31 marzo, intanto, gli studenti hanno interagito con Antonio Mariani, curatore dell'accurata biografia "Erminia Frezzolini. Grandeur e Décadence (1818-1884)", inserita nella collana "Gli orvietani illustri" della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.
Ultimate le limature - il fermento logistico-organizzativo tra genitori e insegnanti è alto - l'appuntamento è mercoledì 6 aprile, a partire dalle 10.30. Nell'atrio della scuola tirata a lucido sarà allestita una piccola mostra di memorie. Stampe, cimeli, riproduzioni di documenti e libri dedicati alla cantante e poi foto, tra cui quella donata dal collezionista napoletano Luigi Cuoco che riproduce la stampa scelta anche come immagine del manifesto dell'intera giornata.
Quelle relative al progetto a cui hanno lavorato i bambini durante l'anno scolastico 2014/2015 hanno dato origine, invece, a un video che sarà proiettato per l'occasione. Oltre ai saluti delle autorità, attese accanto alla dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi Anna Rita Bellini, in programma ci sono anche la lettura di documenti d'archivio e un momento musicale da parte dei bambini della scuola e degli studenti delle quinte classi dello scorso anno, quindi il simbolico scoprimento della targa in marmo.
Si prosegue nel pomeriggio in Piazza Duomo con l'apertura straordinaria alle 15 della Sezione di Orvieto dell'Archivio di Stato, dove saranno esposti i documenti originali su Erminia Frezzolini. Alle 17 all'Auditorium di Palazzo Coelli, la presentazione del sito Internet "Orvietani famosi nel mondo" realizzato un anno fa dai bambini delle quinte classi. E, giacché di musica si parla, il concerto del Quartetto "Frezzolini" con la partecipazione di Elisa Maria Mannucci, pronipote del soprano, che proporrà anche brani dedicati a quest'ultimo da celebri autori del passato.
Tutti, ieri come oggi, affascinati dalla figura di un'artista che nell'Ottocento si distinse per le sue qualità culturali in ambito musicale. E dalla sua curiosa, coraggiosa, oltraggiosa storia di donna oltraggiata, fumatrice di sigaro, che conobbe fama e fame. Declino, dopo la separazione dal marito, geloso di Verdi che per lei componeva. E ancora la perdita del figlio, la pazzia, il matrimonio a Parigi fino alla solitaria decadenza.
La ricerca realizzata dagli allievi, con tanto di animazione di una storia di fantasia con il fantasma di chi da anni attendeva qualcuno che ne raccontasse vizi e virtù, resterà come documentazione all'Archivio di Stato. Nel 2018, però, ricorrerà il bicentenario dalla nascita della cantante "delle eleganze e dell'anima". Chissà, dunque, che non ci sia ancora un'altra pagina da aggiungere, ora che Erminia Frezzolini ha ritrovato la voce.