La battaglia di Luigi Malerba per difendere Orvieto. Un video per non dimenticare e riflettere

Un documento d'annata. Quello che oggi vediamo a Orvieto in parte non esisteva. Sia chiaro, quello che c'è di buono e quello che c'è di cattivo, si stava conservando e costruendo. A tentare di difendere la bellezza della città dalle insensate ristrutturazioni era Luigi Malerba; lui innamorato della città cercava in tutti i modi di dire al mondo che qualcuno stava ferendo la Rupe.
"Il duomo di Orvieto - scriveva Guglielmi nel 2009 ad un anno dalla sua morte sulle colonne de L'Unità -, nella città in cui passava almeno la metà dell'anno, correva il rischio di venire deturpato dalle iniziative del sindaco della città (lui dice dall'oscurantismo della modernità). Gigi aveva un grande rispetto per la cultura del passato e quella artistica e quella materiale e era angosciato dalla deturpazione che la minacciava e più ancora del pericolo della scomparsa. Aveva un rapporto stretto di devozione e di rispetto per il Duomo di Orvieto ma anche per i contadini dell'appennino parmense dove era nato e cresciuto. Ma in lui non vi è nostalgia come in Pasolini per un mondo perduto. Il passato amato per Malerba non si pone come problema di perdita ma come necessità di sopravvivenza. E allora alla lamentela ideologica di Pasolini Malerba oppone l'impegno del cittadino minacciato: non si contano i processi che ha dovuto affrontare contro i deturpatori di Orvieto (anche vincendone alcuni)".
Una storia ripercorsa in questo video che fa riflettere Orvieto, gli Orvietani e le generazioni politiche del nuovo millennio. A voi le vostre riflessioni.

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