cultura

L'Iisst di Orvieto aderisce a "Libriamoci". Letture a più voci per accorciare le distanze

domenica 2 novembre 2014
L'Iisst di Orvieto aderisce a "Libriamoci". Letture a più voci per accorciare le distanze

Riportare al centro della scuola la parola, gustando il piacere della buona lettura, non a scopi valutativi o competitivi, ma solo per il puro piacere di leggere, magari ad alta voce, assaporando, parola per parola, il gusto di un buon testo letterario. Questo lo scopo del progetto “Libriamoci” promosso dal Mibact e dal Miur a cui ha aderito l'Istituto d'Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico di Orvieto. Un'ottantina, gli studenti coinvolti. Quelli delle prime classi.

La classe 1L2, promotrice del progetto, ha letto coralmente alcuni passi tratti da "Io non ho paura" di Niccolò Ammaniti, testo apprezzato per il grande significato didattico e pedagogico, sociale e umano, che gli stessi alunni hanno scelto, ritenendolo adatto all'occasione. Nell'aula multimediale dell'Istituto giovedì 30 ottobre hanno trovato posto non solo gli studenti del linguistico ma anche gli allievi della 1S1, 1S2 ed 1AC, accompagnati dalle docenti Alessandra Fassari, coordinatrice operativa del progetto, Alberta Cinti, coordinatrice di dipartimento e delle funzioni strumentali, Angiolina VonMoos, Laura Dubaldi, Maria Carla Mordini e Caterina Leonardi.

Dopo il saluto della dirigente scolastica Elvira Busà, si sono susseguiti momenti di lettura ad alta voce da parte delle ospiti istituzionali – oltre all'assessore alla cultura Vincenzina Anna Maria Martino ha preso parte anche l'ex vicesindaco con delega all'istruzione oggi consigliere comunale Roberta Tardani – e degli alunni. E poi interviste, commenti, scambi di opinioni, recensioni e consigli sulla buona lettura.

“Leggete non per forza o per costrizione – ha suggerito l'assessore Martino – ma per il piacere di leggere”. Assolutamente immedesimata nella parte, anche Roberta Tardani che ha letto alcuni brani con grande espressività, di fronte a una platea attenta. La loro presenza nell'avvicinarsi fisico e vocale alla lettura del testo scelto dagli studenti, ha assunto così un valore didattico sociale nell'ottica della diminuzione delle distanze fra scuola e territorio, fra giovani studenti, futuri cittadini, e istituzioni. Le due ospiti hanno ringraziato e si sono ripromesse di poter continuare un percorso che unisca, in nome della cultura, la scuola al territorio dando vita, perché no, a progetti futuri.