cultura

Il museo parrocchiale si arricchisce di un dipinto. Il "Photo&Art Festival" è anche un'occasione per visitarlo

venerdì 12 settembre 2014
di Sergio Giovannini
Il museo parrocchiale si arricchisce di un dipinto. Il "Photo&Art Festival" è anche un'occasione per visitarlo

La collezione del Museo parrocchiale di Monteleone si è recentemente arricchita di un’altra interessante opera. Si tratta di un dipinto di grandi dimensioni di stile surrealista, moderno quindi e fuori dagli schemi di una raccolta di cose antiche, tuttavia perfettamente in linea con le caratteristiche del percorso museale. Il museo, infatti, nonostante i ridotti spazi in cui è stato allestito, ha la caratteristica di conservare una raccolta organizzata in un preciso percorso logico in cui le opere esposte sono raggruppate a seconda della chiesa da cui provengono o nella quale sono state nel corso della loro storia.

Tale modalità espositiva è stata resa possibile grazie ad una scrupolosa ricerca archivistica che ha consentito di determinare con precisione il percorso che nei secoli scorsi ogni opera ha effettuato, ecco allora che il visitatore si trova come ad aprire un libro che racconta di chiese scomparse, degli oratori delle confraternite, delle trasformazioni avvenute in varie chiese del paese. Il nuovo dipinto intitolato: “Ecco l’Uomo – Crocifissione” di Luigi Regianini, pittore milanese, recentemente scomparso, fu realizzato nel 1976 e fu donato dall’artista a don Ezzelino Bambini sacerdote di Monteleone.

Resta vivo tra la gente del paese il ricordo di don Ezzelino, sacerdote eccentrico e stravagante, resta il ricordo dei suoi sermoni e dei suoi ammonimenti. Amava definirsi: “prete Brollaro di campagna”, con amici dappertutto, amico anche del pittore Regianini che oltre questo dipinto gli regalò un efficace e realistico ritratto inserito, insieme alla Crocifissione, in un bellissimo e voluminoso catalogo delle sue opere.
Il quadro, oggi conservato nel Museo, era stato donato dall’autore a don Ezzelino perché fosse esposto nella chiesa di Santa Maria Maddalena a lui affidata e, dopo la sua morte, fu restituito alla famiglia.

Recentemente la signora Angela Regianini, moglie del pittore, ha reso nota la volontà del marito che voleva l’opera conservata in un luogo sacro aperto al pubblico ed i nepoti di don Ezzelino, Liliana e Loris, accogliendo le sue richieste, in accordo con il parroco don Aldo Gattobigio, hanno consentito la conservazione dell’opera nel Museo della chiesa.  Il Museo ha accolto il dipinto, dicevamo in linea con la logica della sua collezione, in quanto racconta della piccola chiesa di Santa Maria Maddalena, ubicata nell’omonima frazione del comune di Monteleone e contemporaneamente ricorda la figura di uno dei suoi sacerdoti, don Ezzelino: “Prete Brollaro di Campagna”.

Per motivi logistici il piccolo Museo non può essere aperto in modo continuativo, pertanto, nel prossimo fine settimana, quando il centro storico di Monteleone sarà popolato dagli eventi di questa nuova manifestazione, sarà possibile visitarlo ed ammirare questa nuova opera che ne arricchisce la collezione, ne dimostra la vitalità ed è auspicio di una continua volontà innovativa .