Area archeologica di Pagliano: iniziata la campagna di prospezioni geofisiche del sottosuolo
È in pieno corso di svolgimento presso il sito archeologico di Pagliano, alla confluenza del Fiume Paglia con il Tevere, nel territorio comunale di Orvieto, il seminario di studi "sul campo" organizzato dalla Scuola di Etruscologia e Archeologia dell'Italia Antica e coordinato dal Prof. Maurizio Gualtieri (Dipartimento Uomo e Territorio - Sezione Studi Comparati sulle Società Antiche, Università degli Studi di Perugia).
Il sito, con imponenti strutture già parzialmente messe in luce da precedenti indagini, è stato identificato quale porto fluviale di Volsinii a partire almeno dall'età tardo-repubblicana. Grazie al particolare stato di conservazione, esso si presenta quale un ottimo caso di studio per l'applicazione delle più avanzate tecniche di rilevamento e di diagnostica archeologica.
L'indagine sistematica programmata per gli anni 2009 e 2010, condotta in collaborazione tra la Scuola di Etruscologia e Archeologia dell'Italia Antica (istituita nel 2002 per volontà congiunta della Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto" e della Fondazione per il Museo "Claudio Faina"), l'Università degli Studi di Perugia e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria, consentirà di effettuare un rilievo aggiornato delle strutture già visibili nonché una campagna di prospezioni geo-archeologiche mirata ad una più precisa definizione della natura ed estensione dell' area archeologica. Si inizierà anche la ricognizione sistematica ed intensiva di superficie (survey) dell'area immediatamente circostante.
Mediante la partecipazione diretta a tali attività di ricerca, gli allievi vengono addestrati, innanzitutto, alle tecniche di rilevamento mediante "stazione totale" Leica , quindi alle tecniche di prospezione (geo-elettrica, magnetica e con geo-radar) nonché alla visualizzazione ed elaborazione , con l'impiego di appositi softwares, dei dati raccolti .
La giornata conclusiva del seminario "Pagliano 2009" verrà dedicata ad una interpretazione delle anomalie così rilevate, in relazione ai resti archeologici già visibili e, più in generale, nel contesto territoriale.
I risultati delle indagini strumentali condotte sul sito archeologico saranno presentati al pubblico in concomitanza con il XVII Convegno Internazionale di Studi sulla Storia e l'Archeologia dell'Etruria, in programma ad Orvieto nel prossimo dicembre.