Cotarella al Sole24h: "Stagione non ottimale, dura ripetere i numeri della scorsa annata"
Cosa succederà alla vendemmia 2016? Domanda che ormai al giro di boa del ferragosto in molti si fanno, specialmente alla vigilia della raccolta delle uve. Le temeprature altalenanti di questi ultimi giorni avranno il loro effetto sulle uve, e secondo il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, come riportato nelle settimane scorse dalle colonne del Sole 24 Ore: “La stagione non è andata in maniera ottimale, sarà dura ripetere i numeri della scorsa annata, e anche l’andamento climatico in taluni distretti produttivi non è stato il massimo, ma la qualità del vino si fa ora. Serve sicuramente un po’ di mestiere, e un buon agosto per una maturazione ottimale”: a parlare il presidente degli enologi Riccardo Cotarella".
“La maturazione delle uve dipende dal clima e davanti a tante variabili ci vuole cultura – ha sottolineato Cotarella sempre al quotidiano economico – che ci vuole con tutti i sistemi di conduzione, da quello tradizionale al biodinamico”. Qualunque stima sulla raccolta è prematura, ricorda ancora Cotarella, ma la qualità che caratterizza la produzione made in Italy, conclude Cotarella, “si preserva solo con la preparazione scientifica. Da noi non esiste più la cosiddetta coltura del parroco, quella che vede la vite fruttificare senza intervento alcuno. Che si scelga di produrre vino in maniera tradizionale, o biologico o biodinamico quello che d’ora in poi non potrà mancare in vigna è la preparazione professionale”.