cronaca

Tra Regione e ItwLkw è guerra, Brega duro contro la sparata di Righini

lunedì 8 febbraio 2016
Tra Regione e ItwLkw è guerra, Brega duro contro la sparata di Righini

“Riteniamo gravissime e inaccettabili le considerazioni che il manager della società Itw-Lkw, Diego Righini, ha espresso in una lettera aperta (http://goo.gl/dbBNg9) in cui, lamentandosi dei ritardi burocratici nel rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione del progetto della centrale geotermica di Castel Giorgio, affermava che se egli avesse commesso un reato, 'oliando' e 'passando bustarelle' ai funzionari pubblici preposti, tutto si sarebbe risolto in breve tempo”. Così il presidente della seconda Commissione di Palazzo Cesaroni, Eros Brega, in una nota “condivisa anche dai componenti dell'organo assembleare”. “Chiederemo formalmente alla presidente dell'Assemblea legislativa, Donatella Porzi - aggiunge il presidente Brega - di attivarsi per valutare i contenuti delle affermazioni del manager della Itw-Lkw e, qualora se ne ravvisassero gli estremi, di agire a tutela della Commissione e dell'Istituzione”.

“Sicuramente – prosegue il presidente della Seconda Commissione – l'iter del progetto in questione è stato particolarmente travagliato e oggetto di contrastanti considerazioni, sia nel merito che da un punto di vista procedurale. Ha dato luogo ad un forte discussione pubblica che ha riguardato le istituzioni, le forze politiche e le associazioni di cittadini; in tutto ciò ha certamente pesato un quadro normativo e amministrativo che va sicuramente semplificato e reso più efficace, efficiente e rapido nelle conclusioni. Ma detto questo – conclude Brega –, e assicurando che è nostro preciso obiettivo quello di procedere alla piena attuazione del processo di semplificazione del quadro amministrativo regionale, respingiamo con fermezza le affermazioni del dottor Righini e ne sottolineiamo l'estrema gravità. E anche se il manager di Itw-Lkw ha voluto usare un paradosso, pesante e assolutamente fuori luogo, assicuriamo lui e tutti i cittadini umbri che le istituzioni e i funzionari regionali non sono 'oliabili'”.