cronaca

"Così mi hanno fatto fuori dall'ospedale!"

martedì 14 settembre 2004
Pubblichiamo la lettera aperta che il dottor Renzo Ceccarelli ha inviato alla nostra redazione:

La bella avventura che vorrei raccontarle e contemporaneamente a tutti gli Orvietani, inizia una sera di gennaio del 2001, quando incontrandomi con il Direttore Generale della ASL TR4 nella persona del dottor Lombardelli, mi fu proposto di iniziare una consulenza chirurgica oculistica presso l'ospedale di Orvieto.

Naturalmente accettai con grande piacere ed entusiasmo ed il 22 marzo 2001 ho programmato la prima seduta operatoria con due cataratte; da allora il lavoro è andato lievitando così che alla fine del 2001 avevo eseguito 210 interventi, nel 2002 gli interventi sono stati 600 ed ancora nel 2003 il numero si è ulteriormente incrementato raggiungendo 800 interventi.

In verità il segreto di questa crescita è il sodalizio di persone serie, preparate, motivate, gentili, dotate di grande spirito di sacrificio e di profondo senso del dovere, che hanno collaborato con me: dalle deliziose infermiere del poliambulatorio alla professionalità del personale della farmacia dell'ospedale, ai fantastici infermieri della sala operatoria. Questo patrimonio umano sarà sicuramente la fortuna di "qualcun altro", perchè, e qui comincia la seconda parte della mia storia orvietana, il nuovo Direttore Generale ha deciso di cambiare rotta: all'inizio, in prossimità del natale 2003 mi propose di dirigere il nascente reparto di oculistica con incarico di primario; quindi la sua "sensibilità politica" lo ha indirizzato verso "qualcun altro" dotato evidentemente di qualche "santo in paradiso".

La coerenza e rettitudine d'intenti del signor Direttore Generale lo hanno spinto ad evitare di incontrarsi con me dopo il termine del mio contratto, il 31 marzo 2004; anzi, negandosi alle mie richieste di colloquio mi proponeva tramite i suoi subalterni un nuovo contratto di tre mesi completamente rivoluzionato rispetto ai precedenti, in cui il mio guadagno era comunque una ancor più piccola percentuale dell'introito che la mia attività chirurgica rendeva all'ASL TR4 attraverso i D.R.G.

Finalmente il 13 luglio 2004 mi concedeva di incontrarlo a Terni e, alla presenza del Direttore Amministrativo dell'Azienda, mi proponeva di continuare la consulenza fino al 30 settembre 2004. La mia speranza che questo manager potesse ravvedere la sua "strategia" politica era evidentemente stato frustrata, era stata una proposta formulata da chi ha bisogno di un "tappabuchi" e non da chi vuole proseguire una proficua e prolifica collaborazione. Il cerchio si è chiuso i primi di settembre quando l'arrivo di "qualcun altro" ha chiarito i disinteressati progetti del direttore.

Fino all'ultimo ho sperato in un sempre possibile ripensamento, non c'è stato, pazienza. La mia avventura è stata stupenda, ho impegnato tanta passione ed entusiasmo ed ho ricevuto attestazioni di stima da parte di tutta la popolazione, tanto che le sedute operatorie presso l'ospedale di Acquapendente, dove adesso lavoro, sono piene di Orvietani; professionalmente questo è il più bel riconoscimento. Tutto passa e per questo buon lavoro alla bella gente che ho avuto la fortuna di conoscere all'ospedale orvietano, perchè saranno sempre loro i protagonisti della tanta buona sanità che ivi resiede. Grazie infine agli Orvietani perchè tutto passa ma non il ricordo.

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