"Rosa, regina dei fiori". Un anno di iniziative per ridare all'Orto un nuovo Roseto
Il suolo calcareo, per la deposizione di carbonati ad opera delle acque sulfuree del Bulicame, è inospitale per la coltivazione delle rose. In origine il sito era stato modificato apportando uno strato di terreno idoneo alla loro coltivazione ma nel tempo molte specie hanno finito per soccombere, in parte anche a causa della diffusa presenza della gramigna che ne ha soffocato le radici.
Dei circa 200 esemplari appartenenti a differenti sezioni, ognuna delle quali rappresentata da una o più specie botaniche e dai relativi ibridi naturali o artificiali, ne sono rimasti 69 che versano in condizioni più o meno precarie. Eppure il Roseto dell'Orto Botanico "Angelo Rambelli" dell'Università degli Studi della Tuscia realizzato tra il 1985 e il 1991 ha voglia di fiorire.
Pur insistendo su una piattaforma di travertino, spesso affiorante, con uno strato poco profondo di terreno argilloso, ospita una tra le più suggestiva collezioni botaniche per la varietà di colori e profumi, meraviglia di tutti i visitatori. A quasi trent’anni dalla sua realizzazione, si struttura la volontà di dare una nuova veste all'insieme di esemplari attraverso un intervento di recupero.
Reso necessario dalle condizioni pedologiche dell’area. Per questo motivo è stato pensato un progetto per la realizzazione di un percorso dedicato all’evoluzione del genere "Rosa" che racchiuda un valore storico e culturale fondamentale, prima ancora che estetico per condurre il visitatore attraverso un viaggio che ripercorre la storia della rosa.
Nasce così "Rosa, regina dei fiori", frutto di un’intensa collaborazione tra l’Orto Botanico e il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Ateneo viterbese, il Roseto Comunale di Roma, il Vivaio Michelini e Self Garden. Nel progetto sono stati coinvolti numerosi partner quali aziende agricole, attività commerciali, associazioni ed esperti nel settore che negli anni hanno collaborato.
Lo scopo è quello di organizzare un anno di iniziative rivolte a tutti, dando la possibilità di contribuire per il raggiungimento dell'obiettivo: ridare all’Orto un nuovo Roseto. "Invitiamo ad aderire al progetto – affermano dall'Unitus – tutti coloro che, come noi, hanno a cuore questo patrimonio vegetale che, con dedizione e passione, vogliamo conservare e tramandare".
Il calendario degli eventi, tutti rigorosamente all'Orto Botanico, si aprirà venerdì 13 dicembre alle 15 con un primo incontro tenuto dal professor Luca Santi dal titolo "La Rosa. Introduzione botanica ed ibridazione, alla ricerca della rosa perfetta". Sabato 14 dicembre alle 9 sarà la volta de "Le Rose di Plinio" a cura dell’esperto Carlo Carulli e "Le Rose nei Giardini: quale varietà scegliere" a cura di Antonello Santelli, tecnico del Roseto Comunale di Roma.
Il programma proseguirà venerdì 24 e sabato 25 gennaio con un corso teorico-pratico sulle tecniche di coltivazione e riproduzione della rosa a cura di Carlo Carulli, Giorgio Chioccia e Francesco Caddeu. Dedicati alla rosa in un percorso fatto di storia ed arte, dalle origini ad oggi a cura di Tiziana Michelini gli incontri di venerdì 21 e sabato 22 febbraio. A seguire Monica Fonck, Sabrina Tempesta, Giorgio Chioccia e Tiziana Vona illustreranno il progetto del nuovo roseto.
La Condotta Slow Food di Viterbo, invece, tratterà il tema della rosa come regina di pietanze antiche e moderne. Le date di venerdì 8 e sabato 9 maggio porteranno a scoprire bellezza e profumi delle rose attraverso un viaggio nella fitoterapia e nella cosmesi guidati da Roberta Bernini, Marco Esti e Katia Liburdi. Per concludere, visita al Roseto Comunale di Roma, accompagnati da Salvatore Ianni. In corso anche la campagna sottoscrizioni "Amici del Roseto".
Qui, il depliant.
Per ulteriori informazioni:
www.ortobotanico.unitus.it