"100 fiori contro la geotermia". Mobilitazione in Umbria, Lazio e Toscana
I comitati contro la geotermia elettrica, speculativa e inquinante di diverse regioni (Umbria, Lazio e Toscana) hanno tenuto domenica 24 aprile nei rispettivi territori, l'annunciata giornata di mobilitazione congiunta.
"Una giornata importante - sottolineano - la prima di altre che verranno, che ha dimostrato l’importanza di unificare le vertenze nei confronti dei progetti di speculazione geotermica che minacciano di invadere queste splendide zone o che purtroppo già da anni come nel caso del Monte Amiata provocano danni alla salute delle persone e all’ambiente.
Una giornata riuscita che ha puntato, attraverso linguaggi differenti, non solo a denunciare i pericoli delle centrali geotermiche ad alta e media entalpia ma anche a proporre e praticare modelli e prospettive differenti per i territori in questione. Molto partecipati gli eventi sul monte Amiata dall’assemblea in comune a Castel del Piano, alla giornata popolare di Monticello Amiata, alle iniziative comunicative di Arcidosso, Santa Fiora e Abbadia San Salvatore (che si è svolta il 22 durante la giornata mondiale della terra)".
"A Pitigliano - affermano dall'Assemblea dei comitati contro la Geotermia - Rete Nazionale NOGESI (No Geotermia Elettrica, Speculativa e Inquinante) - si è svolto un evento musicale e culturale che ha coinvolto cittadini di ogni età mentre a Castel Giorgio in Umbria è stato allestito un banchetto informativo in attesa di un'altra grande giornata popolare organizzata dai comitati umbri e laziali della zona dell’Alfina.
E’ l’inizio di un percorso comune di contestazione delle politiche di totale sottomissione alle lobby geotermiche che terminato il monopolio di Enel vede oramai in competizione una vasta gamma di imprese che concorrono a partecipare al banchetto degli incentivi statali. E’ una giornata che reclama diritti e dignità per le comunità locali che vogliono tornare protagoniste delle scelte che riguardano i territori che abitano.
E’ un monito per le amministrazioni regionali a non sostenere la devastazione delle nostre terre in nome del profitto nonché per il governo Renzi follemente convinto della necessità del raddoppio della produzione geotermica toscana. E’ solo una giornata di lotta ma lavoreremo perché si moltiplichi e raggiunga sempre più persone, paesi e comunità".
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